Agosto 2014 – Martin pescatore
Il martin pescatore, forse per i suoi splendidi colori, è sicuramente uno dei soggetti più fotografati. Purtroppo per me, mi è capitato molto raramente di incontrarlo e sempre in condizioni non proprio ottimali o semplicemente che consentissero riprese un po’ statiche. Ho deciso quindi di avvalermi dell’ottimo lavoro fatto in alcune oasi per poter fare qualche scatto in movimento. Anche se qualche purista della fotografia naturalistica forse storcerà un po’ il naso, il risultato non mi dispiace affatto e vi garantisco che, anche se abituato al posto dove cibarsi, non è affatto facile da “catturare”.
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E’ sempre un grande piacere trovare un soggetto mai precedentemente visto, anche se non è la “raccolta di figurine” quello che mi interessa fare. Quando poi il soggetto è anche in una ambientazione quasi da favola, beh il piacere raddoppia. In una piccola conca poco sotto il Cimoncino ho trovato decine di piante in fiore, una vera e propria nuvola rosa in cui spiccava questa splendida Argynnis niobe. Decisamente è valsa la pena di fare tanta strada ed anche di essere divorati dai minuscoli ma voracissimi pappataci!
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Girovagando per le campagne quest’anno ho l’impressione che i contadini si siano quasi accordati per seminare solo del grano. Ovunque immense e, per i miei gusti sin troppo ordinate, distese di spighe dorate. Fortuna che a rompere la monotonia sono sempre presenti e vocianti le cutrettole che tra quelle spighe hanno anche fatto i loro nidi. Ho fatto diversi scatti, più o meno ravvicinati ma quello che preferisco è quello dove la piccola sembra perdersi in un mare d’oro.
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Maggio 2014 – Zerynthia polyxena
Ogni anno, in questa stagione, mi piace cercare questa bellissima farfalla. Non sempre la ricerca da i frutti sperati, sicuramente sarebbe più semplice cercarla in qualche parco a tema dove la presenza è pressochè garantita, mi risparmierei un bel po’ di fatica ma probabilmente mi perderei anche una parte del divertimento. Perchè, almeno per me, parte imprescindibile della fotografia naturalistica è prioprio lo studio del giusto habitat, delle abitudini e finalmente trovare il soggetto da fotografare. Arrivederci al prossimo anno cara zerynthia.
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Possiedo il Trioplan già da diversi mesi ma, ammetto, non è stato amore a prima vista anzi, di amore non posso certo ancora parlare. Eppure in questa mattina decisamente molto “umida” si è rivelato fondamentale per avere uno scatto piacevole. Mi piace come lo sfondo riprende la forma ed i colori del soggetto che sembra replicare all’infinito. Un passo verso l’amicizia con questa datata ed interessante ottica è fatto, speriamo bene per il futuro.
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La primavera sembra essere arrivata in anticipo quest’anno. Ovunque è uno sbocciare di fiori più o meno variopinti. Sinceramente penso che siano tra i soggetti più complicati da riprendere… la loro posizione, la luce spesso scarsa, gli elementi di disturbo, gli sfondi… tutto sembra portare complicazioni. Per non parlare della ricerca di qualcosa di non banale. Quando ho visto questo gruppetto di Hepatica ho subito sperato che potessero regalarmi qualcosa di buono… ed il risultato, personalmente, mi piace.
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Quando si parla di caccia fotografica un po’ storco il naso, caccia è un termine che proprio non mi convince ed evoca in me immagine davvero tremende. Diciamo che in questa foto il gheppio è si in caccia, anche se poi si è rivelata infruttuosa, mentre io ho lungamente cercato una inquadratura che mi consentisse una buona ripresa del soggetto ma di includere anche gli splendidi piumini, mossi dal vento, sull’argine del fiume.
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Quest’anno il numero dei miei piccoli ospiti si è drasticamente ridotto, forse complice un inverno non particolarmente rigido o qualche malattia che sembra aver falcidiato alcune famiglie. Una nevicata, seppure non molto abbondante, ha però riportato alle mangiatoie un buon numero di soggetti. Ne ho approfittato per cercare qualcosa di diverso sia come post produzione sia come soggetto, evitando il classico ritratto ma preferendo ampliare un po’ l’inquadratura. Questo mi ha permesso di avere sia una cinciarella in primo piano, sia una cinciallegra in volo sullo sfondo.
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