I verdoni sono tra gli amici che già da qualche anno, dall’autunno all’inizio della primavera, sono ospiti del piccolo giardino condominiale che è proprio sotto le finestre del mio appartamento.
Sicuramente il merito di queste visite va alle mangiatoie dove trovano sempre un’abbondante dose di semi ma forse anche al giardino adiacente, per anni disabitato e quindi ottimo luogo per ripararsi nei periodi peggiori.
Arrivano in piccoli gruppi ed osservandoli un po’ è evidente che ogni gruppo ha un suo leader, quasi un piccolo despota disposto a litigare con tutti pur di accaparrarsi la sua abbondante dose di semi. Eh si, perchè anche se sono abbastanza piccoli sono dei divoratori famelici e, a differenza degli altri ospiti, si posizionano dentro la mangiatoia e non lasciano la posizione se non dopo aspre liti.
Riprenderli non è facile come potrebbe sembrare, la mia porzione di giardino è piccola, delimitata da una recinzione e, praticamente sempre in ombra. Per questo ogni tanto ho invaso il giardino del vicino, con cui avevo stretto una specie di patto, io controllavo che non si insediassero indesiderati ospiti nella sua casa vuota ed in cambio potevo approfittare del suo spazio.
Le cose purtroppo ora sono cambiate, la proprietà è stata venduta e la casa “ristrutturata”. Ho usato le virgolette perchè il vecchio prugno ricoperto di muschio e spesso visitato da un picchio verde è stato abbattuto, il prato è stato sostituito da una spianata di sassi e non c’è più traccia dei cespugli dove si nascondevano cinciarelle, cinciallegre, capinere ed a volte anche i luì.
Spero che i miei piccoli ospiti, nonostante questi drastici cambiamenti continuino a venire a rifocillarsi alle mie mangiatoie anche se già so che fotografarli sarà praticamente impossibile.
(cliccando sulla foto potete vedere la mia piccola galleria)
Nei giorni della grande nevicata mi è capitato spesso di incontrare degli affamati e forse infreddoliti cardellini che, anche negli arbusti più piccoli, cercavano qualche seme.
Che tenerezza!!!
Trovo che siano dei pennuti davvero belli pur nelle loro piccole dimensioni. Non sono sempre facilmente fotografabili perchè il loro intento è sempre quello di cercare un po’ di cibo, preferibilmente nei bei cardi, quindi vederli in volo oppure appoggiati su qualche bel ramo è davvero una rarità.
Dopo i giorni del grande freddo non ne ho più visti “in giro”, neppure nei luoghi dove abitualmente li trovavo… spero solo che sia un caso e che non siano stati falcidiati da questa strana stagione.
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I passeriformi, oltre la macro, sono la mia passione.
Per riuscire a fotografarli relativamente da vicino, occorre imparare a conoscerli, trascorrere ore a cercare di capire quali siano le loro abitudini e come si muovano nel loro territorio. E questo forse è proprio l’aspetto più bello…
Il saltimpalo è un piccolo uccello abbastanza diffuso nella Pianura Padana, ama cacciare ponendosi sulla sommità di piccoli rami da cui controlla il terreno e parte in picchiata appena scorge una piccola preda.
Anche se i sacri testi lo descrivono come un solitario nel periodo non riproduttivo, mi capita sempre più spesso di vedere le coppie che restano tali anche durante l’inverno ed anzi, il maschio ha un atteggiamento decisamente protettivo nei confronti nella femmina perchè quando percepisce un pericolo tende a frapporsi tra esso e la sua compagna. Personalmente lo trovo tenerissimo…
Quest’anno sembrano essere piuttosto numerosi, complice forse il fatto che lo scorso inverno non è stato particolarmente rigido e quindi meno tragico per questi piccoletti, ovviamente ne ho approfittato per cercale di far loro qualche scatto, più o meno ravvicinato.
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La mia emozionante avventura con i gruccioni ormai è terminata, il fresco dei giorni scorsi ha probabilmente affrettato di qualche settimana la loro partenza.
Ma certo non posso lamentarmi, ho avuto la possibilità di godere della loro bellezza per quasi tre mesi, al riparo di un capanno fisso posto praticamente al loro arrivo ed accettato talmente bene da aver consentito loro di nidificare praticamente sotto al capanno stesso…
Corteggiamenti, litigi, accoppiamenti, spietate catture di inermi insetti, imbeccate ai giovani che reclamavano con il capo fuori dal nido, no… decisamente non mi è mancato nulla.
Troppo spesso mi era successo di vederli arrivare, di tentare la nidificazione e poi vederli scomparire, temo per i troppi disturbi arrecati seppur forse involontariamente, le colline sopra Ozzano sono un esempio noto credo a tutti i fotografi naturalisti della zona.
Per questo forse, ancor più dei tanti scatti che ho potuto fare, la soddisfazione più grande è stato poter essere così a contatto con questi splendidi pennuti senza arrecare loro disturbo.
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Si può fare una panoramica con un 500 mm. e per soggetto un bel gruppo di gruccioni praticamente mai fermi?
Io ho provato, confesso con non poca fatica sia in fase di scatto, sia in post produzione per unire i dieci scatti verticali che sono stati necessari per riprendere tutto.
Il risultato, alla fine, non mi dispiace affatto…